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Edizioni BD presenta "Artigli d’angelo" e "Gli occhi del gatto" di Alejandro Jodorowsky e Moebius

Autore: Redazione

Pubblicato il: 16 mag 2025

Tornano sugli scaffali le opere proibite di due maestri assoluti della nona arte

Dopo aver dato alle stampe l’integrale de La Pazza del Sacro Cuore, Edizioni BD riporta sugli scaffali le nuove edizioni di altri due titoli a firma dalla vincente coppia di autori Alejandro Jodorowsky e Moebius.

Debuttano al Salone del Libro e saranno disponibili in libreria, fumetteria e in tutti gli store online dal 27 maggio i volumi unici Artigli d’angelo e Gli occhi del gatto in una elegante edizione cartonata.

In entrambe le opere corrono paralleli, accompagnati da brevi testi, due serie di disegni -vignette più piccole sulla sinistra e tavole a tutta pagina sulla destra - a costruire due racconti onirici e visionari.

In Artigli d’angelo assistiamo al viaggio iniziatico di una giovane ragazza alla scoperta della propria sessualità, tra desideri proibiti e inimmaginabili perversioni. Una esplorazione che la condurrà alla liberazione totale del proprio sé, ai limiti del misticismo.

Gli occhi del gatto, invece, è ambientato in un desolato mondo da sogno in cui si intrecciano i punti di vista di tre creature solitarie: un bambino, un’aquila e un gatto.

Due storie sorprendenti e visivamente straordinarie dove l’arte di Moebius, senza dubbio uno dei più influenti e apprezzati fumettisti di sempre, incontra il genio visionario di Alejandro Jodorowsky. Come rivela lo stesso Jodorowsky nella prefazione che apre Gli occhi del gatto, la loro collaborazione è iniziata casualmente per un adattamento cinematografico di Dune mai realizzato (e portato a termine da David Lynch, anni dopo). Grazie a quell’incontro fortuito è nato un sodalizio artistico di lungo corso che ha dato vita a capolavori come L’Incal e a questi due imperdibili titoli da collezione.

“È stato il caso a decidere del mio incontro e della mia amicizia con Moebius” afferma Jodorowsky. “La forza che ci ha spinto a ideare insieme la nostra opera fumettistica doveva essere di natura invero magica.”